"Vuoto di senso e crolla l'occidente soccombendo per ingordigia e assurda sete di potere".
Profetizzava così un cantautore alla fine degli anni ottanta, cogliendo tutta la povertà e la debolezza di un'Europa ridotta a mediocre accozzaglia di staterelli sottomessi a ovest da sua maestà Bruxelles e nel suo stesso cuore dai figli di un Islam impazzito e coerente con la sua idea fondante di supremazia e affermazione del califfato d'occidente.
Parlare oggi di terrorismo o di attentato e non di guerra è tipico di chi non vuole vedere o peggio non sa mettere insieme i pezzi del diabolico puzzle che parte dall'uccisione di Theo Van Gogh passando per Madrid, Londra, Parigi e ancora ieri sera Parigi.
Non è lo stile Al Qaeda o almeno non più. Bin Laden and co. amavano spettacolarizzare colpendo i simboli del potere occidentale, qui si parla di guerra proprio perché adesso fanno sul serio con metodicità chirurgica, colpendo il quotidiano in modo imprevisto e imprevedibile con buona pace dell'intelligence.
Noi non siamo pronti a questo tipo di attacco, abbiamo continuato a sottovalutare e a crederci centro e principio, a distruggere da Saddam in poi coloro che il nostro padrone stelle strisce ci ha venduto ogni volta come nemico pubblico numero uno, e che invece rappresentava la vera muraglia all'islam affamato e sanguinario.
Prima Saddam, poi Gheddafi e il mite Mubarak, e magari adesso anche Assad.
Mi chiedo allora perché mai non immaginiamo neanche di bombardare il Qatar o gli Emirati Arabi, ossia i paesi che armano e muovono l'Isis?
A chi serve tenerli buoni? Perché, e soprattutto per quali ragioni, lobbies e governi scelgono di non intervenire, spostando sempre il nemico sul nome del presunto dittatore moderato?
A chi serve la testa di Assad? Forse a chi brama la strategica "discesa a mare" esclusiva della Siria?
Ad Aleppo (lontana dagli occhi, lontana dal cuore) ogni giorno da mesi si ripete la Parigi di questa notte e Assad non c'entra nulla.
I cosiddetti ribelli siriani sono gli stessi assassini del Bataclan... e in Europa li abbiamo beatificati.
I morti di ieri e quelli che a questo punto verranno, hanno il volto della quotidianità sconvolta da una vera e propria guerriglia urbana in nome di una egemonia religiosa che per l'Islam è anche economica e politica per sua stessa natura di stato confessionale.
La faccia stupita/da di Hollande la dice lunga sull'impreparazione politica, culturale di un'Europa fittizia e indifesa che compra petrolio e affari armando contestualmente i suoi aguzzini.
Bergoglio da mesi parla di guerra a pezzetti, e credo abbia ragione. Ma si sa ormai che la voce del capo della cristianità non conta nulla, un nulla che rammollisce il ventre europeo e obnubila le coscienze. Quella cristianità che a Lepanto ci ha regalato la possibilità di non inginocchiarci verso La Mecca tre volte al dì. Ma parliamo di ben altra Europa e di ben altre coscienze.
Su questo vuoto trionferà la mezzaluna di sangue, anzi trionfa già idealmente sulla morte senza senso di una madre di Ancona, indice appunto del nulla che siamo diventati in questo occidente antropofago, accidioso, la cui misura e forma del proprio cuore è rappresentata dalla moneta unica e dalla distrazione.
Cadremo ballando...